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Assaggi web: sempre più cibo, gli articoli degli altri in rete


Gli assaggi di questa settimana: conosciamo la dolce biografia di Dorie Greenspan; sapori italiani a New York, gli indirizzi per trovarli; Antonia Klugmann mette l’Argine davanti a Masterchef; Romanelli docente osserva da vicino come si nutrono i suoi studenti; Pudlo Paris premia i migliori indirizzi della capitale. Buona lettura!

1 ) Pasticcera con una rubrica sul New York Times, collaboratrice di Hermè, di Julia Child e pioniera del sale nei biscottini al cioccolato. Lei è Dorie Greenspan e se volete conoscerla meglio leggete qui sotto.

Leggi l’articolo completo su Agrodolce

 

2 ) Little Italy a New York come una sorta di riserva indiana che si va sempre più restringendo, il sapore italiano ancora garantito da alcune insegne ormai storiche e giunte alla terza generazione. La nuova frontiera dei sapori autentici Made in Italy pare trovarsi altrove: il Bronx. Tutti gli indirizzi da scoprire nell’articolo, alla ricerca di atmosfere Made in Italy nel piatto.

Leggi l’articolo completo su Repubblica Sapori

 

3 ) Una chef che ristabilisce l’ordine delle priorità e torna ai fornelli con nuove idee per il proprio locale, mettendo da parte la tv; lei è Antonia Klugmann e da parte è stato messo MasterChef pronto però a riaccoglierla, a leggere i comunicati ufficiali. Separazione consensuale. Chi sarà il sostituto?

Leggi l’articolo completo su Corriere Cucina

 

4 ) Le abitudini alimentari dei giovani viste da un insegnante, non uno qualunque, un insegnante di cucina e che di nome fa Leonardo Romanelli. Tra sapere culinario e cibo cosiddetto spazzatura la distanza è abissale, riuscirà l’insegnamento a colmarla almeno in parte?

Leggi l’articolo completo su Quinto Quarto

 

5 ) Blogger, giornalista, critico, oltralpe noto e apprezzato, è Gilles Pudlowski.
Tra le tante iniziative anche una serie di guide, l’ultima Le Pudlo Paris. Interessanti i premi assegnati per categorie: miglior chef, miglior rivelazione, miglior pasticcere e panettiere, oltre che miglior formaggiaio e miglior torrefazione. Parigi si conferma capitale gastronomica globale, non fosse altro per la capacità di attrarre talenti da altri paesi, molti gli stranieri o naturalizzati premiati.

Leggi l’articolo completo su Les pieds dans le plat

Roberto
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About me

Impiegato a tempo indeterminato, ma aspirante "flâneur", almeno nei sogni; un ozio creativo nel quale dedicarsi completamente alla buona tavola, al cucinare, alle arti visive, alla lirica e alla lettura dell'opera omnia di Balzac. Restando coi piedi per terra coltivo queste attività come passioni personali, quando posso, nel tempo libero. Scrivo di cibo perché amare qualcosa e voler comunicare questo amore credo siano una cosa sola, da gourmand aspirante gourmet, sempre pronto ad imparare cose nuove.

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