Andrea Baccini è autentico e frizzante come il suo vino: un Prosecco (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore) che parla di territorio, esattamente come l’accento e la cadenza di Andrea raccontano le colline trevigiane e la loro natura tranquilla, festosa, piacevolissima.
L’abbiamo conosciuto ad uno dei tavoli bianchi che trovano posto nel giardino del Relais Duca di Dolle, sua proprietà da qualche anno, da cui governa un’azienda vinicola che partendo da questo terreno difficile sta provando a creare un vino assoluto, che parta dalla tradizione ma riesca ad andare anche oltre.
E per farlo Andrea sta provando a portare le idee e i principi che governano altri tipi di aziende nel mondo del vino: lui, da poco entrato nel ‘giro’ e libero da pregiudizi, è forse l’unico in grado di andare al di là delle consuetudini che rendono immutabile un settore che ha bisogno di una sferzata di novità per continuare a crescere.
Il Relais di Duca di Dolle, un b&b accogliente, pieno di fiori e con una piscina panoramica immersa nelle colline vitate, serve proprio a questo. Presidiato dagli stranieri, rende differente l’esperienza vinicola e porta il consumatore direttamente sul territorio di produzione, facendoglielo vivere e respirare.
Ma nel programma ci sono anche i due esperimenti più intriganti di Baccini: il Cuv, un ‘cru’ proveniente da una ‘riva’ che sta particolarmente a cuore al proprietario, che la cura per farne una vera chicca da bottiglia, e il ‘fuori catalogo’ Nino, dedicato al padre e come lui risoluto e scontroso, ma alla fine splendido accompagnamento di un aperitivo d’estate.
Esattamente come Andrea, all’inizio diffidente e scostante, e dopo poche battute padrone di casa generoso e contadino felice di condividere i suoi successi con chi li sa apprezzare.