Assaggi web: sempre più cibo, gli articoli degli altri in rete
Gli Assaggi di questa settimana: che vino berremo nel futuro? leggere Cook per saperne di più; Vissani, la tradizione e l’Umbria che cresce e si apre al mondo; passione e professionalità sopratutto, la storia dei fratelli Aloe e di Berberè; Leonardo Romanelli ci fa riscoprire la rete di maiale; una ricerca valuta la pasta italiana, anche nel confronto con il passato, i risultati rivelano buone notizie. Buona lettura!
1 ) Un editoriale, quello di Angela Frenda che apre il terzo numero di Cook, come doppio stimolo: fare il punto sul mondo del vino oggi e approfondirne la conoscenza leggendo questa uscita di Cook a tema enologico. Un percorso tra ricette che utilizzano il vino come ingrediente e storie di cambiamenti climatici che ci portano già a chiederci quali conseguenze avranno sui vigneti. Che vino berremo nel futuro?
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2 ) La tradizione è qualcosa da riscoprire totalmente o il rifugio di chi esaurito le idee? Forse nessuna delle due cose. Vissani chiosa così: “Cari cuochi italiani, se non torniamo alla tradizione siamo fregati” Interessante intervista all’inossidabile chef che ci fa riscoprire la sua Umbria.
Una regione che cresce, si apre al mondo, nella quale diversi attori economici iniziano a fare sistema. E Casa Vissani da tratttoria a grande ristorante diventa quasi emblema di questo mutamento.
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3 ) Due fratelli calabresi da Bologna alla conquista dell’Italia e non solo, con un disco di pasta lievitata condita e cotta. Parliamo di pizza e della storia gastronomica e imprenditoriale degli Aloe intervistati da Sala & Cucina. Una storia di impasti e di piani strategici di aperture, perché la passione da sola non basta per crescere e durare nel tempo, occorre anche professionalità e saper far tornare i conti.
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4 ) Leonardo Romanelli ci porta alla scoperta, o meglio riscoperta, della rete di maiale in cucina. Versatile, simbolo di utilizzo totale dell’animale, e al tempo stesso un involucro che sciogliendosi insaporisce e mantiene morbide le carni.
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5 ) Le pagelle alla pasta italiana rilasciate da una ricerca della rivista Il Salvagente, riportata da Il Fatto Alimentare, attribuiscono ottimi voti rispetto al passato, sia quanto alla presenza di pesticidi che di valori contaminanti. Il grano duro è più importante ma conta che sia di buona qualità piuttosto che italiano tout court.
- November 30, 2018
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- Berberè, Gianfranco Vissani, maiale, pasta italiana, pizza, vino