Assaggi web: sempre più cibo, gli articoli degli altri in rete
Gli Assaggi di questa settimana:
andare in tv e al tempo stesso guidare la brigata di un grande ristorante, lo chef Marco Bottega ci racconta la sua esperienza; su Intravino scopriamo una novità in libreria che parla di caffè; il percorso di successo di un cuoco straniero in Italia, Roy Caceres; il claim ‘senza glutine’, quando è utile e quando può sembrare superfluo; dalla Francia la proposta di considerare Bocuse fuori concorso dalla competizione annuale per le stelle Michelin. Buona lettura.
1 ) Quando il cuoco di un grande ristorante (leggi anche possessore di una stella Michelin) si impegna su altri fronti, televisione in primis, c’è sempre chi storce il naso. Diversificare la propria attività, quando il locale ha pochi coperti e gli standard sono quelli dell’alta cucina, diventa quasi un obbligo per far tornare i conti. Che sia la tv, consulenze, attività editoriali, catering o altro, un cuoco imprenditore deve accompagnare alla solida guida della brigata la solidità dei conti. Marco Bottega all’Aminta Resort, non lontano da Roma, ci racconta il suo percorso per conciliare telecamere e fornelli in un grande ristorante, dove cucina, sala e ospitalità di un relais si integrano e puntano al piacere del cliente.
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2 ) Partendo da un assioma “Un pasto senza vino si chiama colazione” scopriamo un enciclopedico volume (oltre 300 pagine, Mondo Caffè di Andrea Cuomo e Anna Muzio, Cairo editore) fresco di stampa e tutto dedicato al caffè. La scoperta quasi inaspettata avviene su Intravino.
Nessuno stupore in fondo, scopriremo che i parallelismi col mondo del vino non sono pochi. Basta abbattere luoghi comuni e avere la mente aperta per conoscere tante cose nuove su un prodotto che consideriamo nostro ma che conosciamo forse ancora poco, vale per il caffè e vale per il vino.
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3 ) Come affrontare quel monumento fatto di mille tradizioni regionali che è la cucina italiana? Forse con lo sguardo curioso e appassionato ma al tempo stesso distaccato di un cuoco straniero che approda in Italia. Il percorso di Roy Caceres sembra aver seguito questa strada, il successo nel nostro Paese l’ha sicuramente premiato. Un mix nel quale le identità gastronomiche nazionali rimangono intatte, senza rifiutare qualche contaminazione.
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4 ) Si torna a parlare di glutine: il claim ‘senza glutine’ compare spesso anche per prodotti per i quali la specifica appare quasi superflua. La lettera di un lettore de Il Fatto Quotidiano e la risposta dell’Associazione italiana celiachia invitano però a fare dei distinguo, utili al consumatore e di cui l’industria alimentare deve tener conto.
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5 ) La scomparsa di Paul Bocuse ha aperto nuovi scenari sul futuro della maison e di tutto il gruppo che porta il suon nome. Gli ultimi interrogativi riguardano la sede a tre stelle di Collonges au Mont d’Or, manterrà ancora la vetta nella guida Michelin? Per chi vede questo ristorante come un vero monumento la soluzione è solo una: ritenerlo fuori dalla competizione e assegnarli le tre stelle come un riconoscimento che non ha bisogno di venire rimesso in discussione ogni anno. Il quotidiano Lyon Capitale sostiene questa tesi e ci racconta il ruolo storico di un ristorante nel quale mangiare ha un significato simbolico, addirittura nazionale. Da semplice pasto un pranzo da Bocuse si fa vera e propria esperienza proustiana.
- September 15, 2019
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- glutine, Marco Bottega, Mondo Caffè, Paul Bocuse, Roy Caceres