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Assaggi web: sempre piu cibo, gli articoli degli altri in rete


Gli assaggi di questa settimana: Gault&Millau punta il dito verso i portali a pagamento; clienti da incubo visti da chi lavora nella ristorazione e negli hotel; storia dell’aperitivo; FICO dal punto di vista del vino e infine la notte prima della Michelin Italia 2018. Buona lettura!

1) L’uscita annuale di una guida gastronomica è spesso accompagnata da strascichi polemici, così a casa nostra ma anche all’estero. Alla presentazione della Gault&Millau 2018, guida francese che si fa vanto della scoperta di piccole tavole, l’AD se la prende con quei siti nei quali basta pagare per essere registrati e pubblicizzati. Il tema sul tappeto è quello dell’etica della critica gastronomica, del rispetto del cliente e del ristoratore e quindi della selezione seria di un guida contro la facilità di accesso a portali a pagamento. Temi non da poco, dibattuti da noi ma anche oltralpe.

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2) Se è vero, come è vero, che esistono ristoranti e hotel da incubo, le varie serie TV ne forniscono un ampio campionario, è vero anche che esistono clienti da incubo. Questo articolo ci racconta la testimonianza anonima di una receptionist di hotel: una piccola bottega degli orrori che elenca varie tipologie di clienti con comportamenti poco rispettosi, alcuni davvero forti.
I clienti oggi richiedono sempre più servizi, sempre più persone viaggiano, confrontano offerte e qualità, la pretendono, e va bene, purché non diano scontata anche la gratuità e capiscano che il lavoro altrui va rispettato.

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3) La storia moderna dell’alimentazione focalizzata su un momento non canonico come il pranzo, la cena o la colazione, piuttosto su quello stuzzicare prima di cena, in grado comunque di raccontare la storia della società e delle condizioni di vita e di lavoro. Dalla merenda pomeridiana dei contadini di inizio 900, dopo aver finito il duro lavoro nei campi, agli apericena dei colletti bianchi di oggi. Dal barman al bartender, seguendo l’evoluzione di un lessico che si è cristallizzato in cocktail e vini ormai cult dal Prosecco al suo derivato Spritz.

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4) Ha aperto FICO a Bologna, l’ultima creatura di Farinetti e, in un crescendo, è forse la più ambiziosa delle sue operazioni. Se ne è parlato bene, male, a prescindere e a ragion veduta, già dall’anteprima per la stampa. Noi abbiamo scelto un punto di vista particolare, quello sul vino. Il giudizio non pare negativo, come varietà di offerta, capacità didattica e divulgativa, almeno come punto di partenza. E con una mescita al bicchiere che spazia tra cento etichette dai 4 € di una schiava di Kellerei Kaltern, ai 50 € di un bicchiere di Barolo Riserva 1982 Borgogno.

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5) L’edizione 2018 della Rossa (la Guida Michelin ndr) è stata presentata proprio ieri, con conseguente profluvio di post, like, dislike e qualche migliaio di commenti a caldo. Attendiamo attente analisi a freddo, nel frattempo ci divertiamo con questo pezzo di Luca Iaccarino che immagina la notte prima della presentazione: cosa fanno i vari protagonisti in quella notte?

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Roberto
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About me

Impiegato a tempo indeterminato, ma aspirante "flâneur", almeno nei sogni; un ozio creativo nel quale dedicarsi completamente alla buona tavola, al cucinare, alle arti visive, alla lirica e alla lettura dell'opera omnia di Balzac. Restando coi piedi per terra coltivo queste attività come passioni personali, quando posso, nel tempo libero. Scrivo di cibo perché amare qualcosa e voler comunicare questo amore credo siano una cosa sola, da gourmand aspirante gourmet, sempre pronto ad imparare cose nuove.

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