Buono, sano e sostenibile
‘Cucina la salute con gusto’ è un progetto portato avanti da APCI, ANDID e Lifegate e sostenuto da tante aziende, per promuovere un nuovo modello di cucina, che parta dal gusto ma non dimentichi salute e sostenibilità.
‘Un’azienda moderna deve creare prodotti eccellenti ma deve anche produrre valore: e questo progetto è un esempio di valore condiviso.’
E’ il punto di vista, decisamente condivisibile, di Angelo Ballarini, che spiega con questa frase incisiva il suo impegno a fianco di tante industrie italiane per un progetto giunto al suo secondo anno di vita e sempre più interessante.
‘Cucina la salute con gusto’ si propone di mettere insieme e condividere saperi: ‘Attraverso sinergie virtuose si possono mettere insieme concetti apparentemente lontani e inconciliabili come gusto, salute e sostenibilità’ conferma l’ANDID, Associazione Nazionale Dietisti, tra i protagonisti del progetto.
Ed è proprio questo lo scopo ultimo di questa sinergia virtuosa, che vede tra i suoi promotori anche Lifegate. E’ Stefano Corti, direttore generale, a spiegare perché: ‘Il 28% degli italiani tra i 18 e i 24 anni sono attenti alla sostenibilità delle loro azioni, e indirizza le sue scelte verso aziende che si dimostrano sensibili al tema ambientale. Per questo abbiamo creato un sistema che fotografa la sostenibilità di una determinata ricetta e la comunica ai professionisti e – attraverso il loro lavoro – la porta all’attenzione dei consumatori. Per un mercato più attento e consapevole, che metta al centro anche la tutela del mondo nel quale viviamo.’
La partecipazione del signor Marchesi alla presentazione ha offerto un ulteriore valore aggiunto al progetto: ’La cosa principale che deve saper fare un cuoco è cuocere alla perfezione: qualsiasi ingrediente non dev’essere ‘ben cotto’ ma ‘cotto bene’. Per questo il cuoco deve sapere riconoscere gli strumenti di cottura e saperli usare al meglio, trovando il perfetto rapporto tra l’intensità del fuoco e lo spessore della padella.’ Anche questo è parte del patrimonio culturale di un cuoco, che non deve quindi solo essere un esecutore ma deve avere la consapevolezza di quanto il suo operato inciderà sulla felicità dei commensali, sulla loro salute e sull’impatto che tutto questo avrà sul pianeta.
Adesso lo spazio è per i ragazzi degli istituti alberghieri, che dovranno cimentarsi con la creazione di ricette del territorio che siano buone, sane e abbiano un basso impatto ambientale. Per loro, al termine del concorso, la possibilità di partecipare ad un prestigioso corso presso l’Accademia Marchesi e presso Cir Food.
- October 25, 2016
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