Ebbene sì, ogni tanto anche ai cuochi pigri viene un’idea balzana e provano a cimentarsi in un’attività da completi fuori di testa.
Tipo? Preparare i carciofini sott’olio!
Se siete pronti a un pomeriggio di lavoro e volete poi per mesi godere dei frutti del vostro impegno, questo è il momento perfetto.
In questa stagione, infatti le piante di carciofi sono al loro culmine e – dopo la stagione dei frutti perfetti e grandi – riescono a produrre solo carciofi piccoli, base indispensabile per le delizie sottovetro.

Procuratevi intanto una cassetta di carciofini (o più!).
In Sardegna, a casa del nostro chef, costa 10€ e ne contiene circa 150.
E il primo passo è la pulizia.

Si puliscono con molta cura e pazienza. Serve tempo, lo scarto supera il 60-70%.
È importante eliminare le tante bratte esterne dure e la parte spinosa.
Indossate i guanti per evitare di sporcarvi troppo le mani!

Si tuffano in acqua molto acidulata, preferibilmente con succo di limone, per ridurre l’ossidazione dovuta al contatto con l’ossigeno.
Si lavano e si tuffano in acqua bollente salata e aceto in un rapporto di 1 a 1.
Alla ripresa del bollore sono pronti quando il fondo presenta una colorazione chiara e uniforme. Ripeto: uniforme, senza sfumature di colore troppo evidenti.
Si scolano e si lasciano asciugare.
Si dispongono su teli, sul tavolo foderato di plastica per evitare di macchiarlo di verde!
Devono essere ben asciutti (per farli asciugare, spostateli da un telo a un altro).
Ci vorranno almeno alcune ore.

Si invasano in vasetti pulitissimi disponendoli armoniosamente, ben pressati tra loro. Ogni tanto si versa l’olio.
Noi abbiamo scelto olio di semi e poco olio evo (20% circa). Il solo olio evo è molto costoso è troppo “invadente”.
Chiusi ermeticamente e conservati al fresco e al buio, si conservano per qualche mese, e sono ottimi già dopo pochi giorni.

A piacere si profumano nei vasetti con un tocco di alloro, una fogliolina di prezzemolo, una fettina di aglio, un nulla di peperoncino.
Su come li userete, spazio alla fantasia!

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