Come diventare il più famoso chef – parte seconda
Nasci povero nella più profonda e oscura provincia; papà lavoratore e mamma casalinga.
Vai a scuola per imparare un lavoro e renderti presto utile.
Sei educato, educato al lavoro, alla fatica. Sei determinato.
Dopo la scuola Alberghiera, esperienze di lavoro e lavoro e lavoro.
Lavori in aziende importanti, vai lontano da casa.
Tanti sacrifici, qualche soddisfazione.
Diventi bravo, molto bravo.
In Francia è sempre molto dura.
Torni e lavori in case sempre più importanti con ruoli sempre più importanti.
Talento, determinazione, lavoro lavoro lavoro.
E la fortuna: una bella famiglia ti adotta.
Saranno il coraggio o la pazzia: diventi chef patron.
Non si cucina più: si impazzisce nel gestire un’attività folle, la ristorazione.
Vivi in bilico tra il successo delle parole e il fallimento dei conti; come quasi tutta l’alta ristorazione italiana.
Finisci ricco e famoso come attore televisivo (piuttosto scadente, se non ti offendi).
Sembri felice e io sono davvero contento per te: lo so quanta fatica hai fatto.
Ma mi piacevi molto di più quando eri lo chef (va beh, a te non frega nulla, lo scrivo comunque).
- September 22, 2015
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