Il Garda è di gusto
La vocazione gastronomica gardesana sempre più in evidenza con manifestazioni, eventi e grandi tavole dove assaporare il gusto del territorio.
(L’immagine di apertura è di ©justvisual)
C’era una volta il lago più grande d’Italia, il più mediterraneo con i suoi ulivi, le sue vigne, le sue limonaie, ma senza una cultura gastronomica attenta ai prodotti del territorio. Il Benaco a Nord (provincia di Trento) attirava soprattutto un turismo tedesco che scendeva dalla Baviera in poche ore per godere di un clima mite. Negli anni settanta entrando in un negozio, se avevi l’aria del turista, ti parlavano subito in tedesco. Gli anziani sostenevano che quello che i tedeschi non avevano conquistato con lo schioppo (riferendosi alla guerra) lo avevano poi preso con il marco (l’euro non era ancora nato).
Poi ci fu l’epopea del Windsurf e dei ragazzi che dormivano nel Westfalia; certo un turismo che non aiutava a valorizzare l’economia locale. Sul versante lombardo il Garda era il mare dei bresciani. Su quello Veneto dei veronesi.
Una data precisa in cui il trend è cambiato non c’è. Però a un certo punto hanno cominciato ad arrivare gli inglesi, spinti dai voli low cost che atterravano all’aeroporto di Verona. Venivano per sposarsi nei castelli: da Torri a Malcesine. Portavano con sé gli ospiti che così erano invogliati a ritornare in vacanza. Anche il viaggiatore italiano cominciava ad accorgersi delle bellezze della zona. Ora c’è un turismo di qualità che giunge da tutto il mondo.
Una ventina d’anni fa ecco comparire qualche piccola manifestazione che ruotava attorno ai prodotti enogastronomici del territorio. Si può dire che Malcesine sia stata un caposaldo, prima con Ciottolando con Gusto: per una giornata si poteva girovagare tra una trattoria e l’altra con una tessera acquistata in precedenza. Poi proprio a Malcesine è arrivata la prima stella Michelin della sponda veronese con la Vecchia Malcesine di Leandro Luppi. La stella resiste ben pianata nel giardino del ristorante vista lago e dieci anni fa lo chef ha inventato Fish and Chef. Arrivato dall’Alto Adige Leandro Luppi ha subito valorizzato il pesce di lago diventandone ambasciatore. La sfida della manifestazione, che ha festeggiato il decennale proprio nel 2019, è stata di mettere alla prova cuochi stellati di tutta Italia con i prodotti del territorio gardesano. Da Fish and Chef è nato nel 2014 il Dream Team che unisce una ventina di cuochi fine dining sparsi in tutte e tre le provincie attorno al lago. La nuova guida Michelin ha confermato le otto stelle singole e un due stelle.
L’ultima nata tra le manifestazioni si chiama Avant-Garda, l’ha promossa Italia Squisita a Toscolano Maderno in provincia di Brescia, una festa congresso sulla realtà del lago, secondo lo stile della rivista, abbinata a un convegno. Oltre ai consolidati protagonisti del Lago di Garda Stefano Baiocco e Leandro Luppi, sono stati invitati le new entry della zona: Peter Brunel, che ha aperto quest’estate tra Torbole e Riva del Garda, Alfio Ghezzi, che avrà un suo posto a Limone, e il re dei panettoni (non solo) Andrea Tortora in procinto di aprire il suo laboratorio a Salò.
Brunel e Ghezzi sono stati protagonisti anche della tre giorni “Garda con Gusto” a Riva del Garda. Un evento aperto al pubblico, con una formula di assaggi da provare in sei postazioni gestite da ristoranti e produttori della zona. Sono oramai cinque anni che l’azienda per il Turismo Garda Trentino organizza la più “democratica” tra le manifestazioni gardesane. Si acquista un biglietto d’ingresso (12 euro nel 2019) che dà diritto a un aperitivo e a un calice di Ferrari. Le altre consumazioni sono extra: i primi costano 8 euro i secondi 10 i dessert 5 (prezzi 2019); su prenotazione, invece, gli show cooking. Quest’ anno oltre a Brunel e Ghezzi, hanno cucinato il giovanissimo Matteo Delvai, Filippo Sinisgalli, Josef Steffner, Sebstian Sartorelli, Danilo D’Ambra, Valria Raciti, Loretta Fanella e gran finale con l’immenso Gennaro Esposito. Tutti gli show cooking sono andati sold out.
Garda Trentino con Garda con Gusto valorizza soprattutto i cuochi del territorio, ma richiama sempre grandi ospiti. Tutti, però, si devono mettere in gioco con le eccellenze del territorio. Abbiamo visto usare la carne salada nei modi più insoliti, addirittura nel sushi. Non è mancato il tartufo nero del Baldo. L’olio di oliva che ha nell’Alto Garda produttori straordinari l’ha fatta da padrone in tutte le preparazioni. Il broccolo di Torbole da due anni è presidio Slow Food e il pesce di lago è stato valorizzato, con prodotti come la bottarga, le uova e, naturalmente, il prodotto fresco. Dalle farine, alla pasta, dai formaggi alle grappe e concludendo naturalmente con il vino, in quest’area non manca proprio niente. La qualità è servita.
- November 06, 2019
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