Instagram e le sue stories, tanto discussi quanto apprezzati ultimamente, hanno un grande vantaggio per tutti gli appassionati di cucina.

Ci danno infatti la possibilità di entrare nelle cucine, ma finalmente in maniera diversa da come succedeva finora, andando dal vivo al ristorante. Perché finalmente possiamo vedere il vero dietro le quinte, le attese prima del servizio, la mise en place, le pulizie, la vita autentica di chi lavora nel magico mondo del cibo e che finora rimaneva relegato ai racconti di qualche aiuto cuoco loquace o ai sentito dire di qualche collega privilegiato.

Da qualche tempo alcuni chef digitalmente evoluti hanno iniziato a svelarci il loro ambiente, e ci danno l’occasione di imparare qualcosa in più sul lavoro più bello e faticoso del mondo.
Io non mi perdo uno scatto di Tommaso Arrigoni, Giancarlo Morelli, Daniel Canzian, Davide Brovelli e Marco Sacco.
Ciascuno di loro mi porta mano nella mano all’interno del suo luogo di lavoro e mi racconta la sua storia quotidiana: dall’arrivo della spesa del mercato della Terra che fa impazzire di felicità Daniel, ai momenti prima e dopo il servizio di Morelli, che con l’estate di tanto in tanto ci porta anche in Sardegna all’interno di splendide feste. Dalla costruzione dei piatti di Arrigoni, alla vita di brigata di Marco Sacco, fino alle esperienze dello #chefallavoro di Davide Brovelli, che per Instagram ha scelto anche un suo hashtag e lo usa da anni per una promozione davvero ben fatta dei suoi tanti progetti varesini e milanesi.

Filippo La Mantia, uno tra i più seguiti sul social di immagini, racconta a volte anche le ricette: e alla richiesta di dosi e ingredienti non si tira indietro, spiegando la sua versione di molti capolavori della cucina siciliana. Tutte da rifare a casa!

E se invece avete voglia di un giro tra brioche, torte e cioccolatini seguendo Andrea Tortora avrete grandi soddisfazioni: il capo pasticcere del Rosa Alpina condivide spessissimo le sue creazioni e ci fa entrare nelle cucine di uno dei ristoranti d’hotel migliori d’Italia, svelando il suo lato dolce.

Una dimostrazione di come i social network, usati con competenza, condividendo contenuti interessanti ma soprattutto pensando ai fruitori, possano diventare un potente strumento di racconto e – in seconda battuta – anche di marketing. Rivelando storie che ci piace davvero vedere.