Un insolito incontro
«Quando il perché è forte, il come si trova sempre».
Una specie di motto per Roberta Moresco, sommelier ed enotecaria di Marostica, che grazie a una forte motivazione è riuscita a creare vini che fossero interamente “suoi”.
«In Francia è un sistema diffuso, quello del Negociant manipulant: anche chi non possiede “fisicamente” le viti può fare vino. Da noi siamo pochissimi a farlo, come dei pionieri. In questo senso mi sento un’apripista».
L’ultimo frutto della creatività di Roberta è IncontroInsolito, realizzato con Roberto Cipresso, enologo di fama mondiale: l’incontro è tra l’uva Vespaiola, varietà veneta autoctona, e la Malvasia Bianca raccolta in Toscana.
Il contributo di Cipresso si innesta sull’esperienza della Moresco: «avendo un’enoteca mi è capitato di fare “miscugli”, ma per decidere le percentuali, calibrare e bilanciare valori come quello dell’acidità o il residuo zuccherino, serve il lavoro di un enologo».
Del resto IncontroInsolito non è il primo vino per Roberta: Cuvée spumante dry, nasce dall’unione di Chardonnay e Glera, mentre AzzardoRosso fonde Pinot Nero e Corvina. «Ci sono vini che mi rappresentano anche a livello caratteriale e volevo vederli insieme». Così è nato tutto, in un percorso che sicuramente non si chiuderà qui «tra i miei prossimi progetti, sicuramente una selezione di tè e – perché no? – un vino dolce…».
IncontroInsolito è un vino complesso, ma di grande bevibilità.
Il colore è brillante, di un giallo paglierino intenso, con riflessi dorati.
Spiccano le note di frutta tropicale croccante come l’ananas e l’avocado e quelle agrumate di pompelmo e bergamotto.
Sentori di fiori bianchi, di acacia e biancospino. Colpisce l’avvolgente mineralità che ricorda la pietra focaia.
Al primo assaggio risulta caldo, fresco e sapido, con una buona persistenza. Sul finale un ritorno ammandorlato.
- October 14, 2016
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